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Quelle come me

E venne il giorno in cui, da “figlia del cinema“, diventai “attrice” co-protagonista di un film documentario!

Quelle come me è il progetto di Siliana e Serena Arena, due sorelle gemelle eccezionali, piene di passione, sensibilità e doti artistiche tutt’altro che comuni.

Quelle come me racconta la storia di sette donne che, pur con percorsi ed esperienze diverse, hanno ad un certo punto della loro vita cambiato strada, scegliendo qualcosa di diverso, spesso di poco convenzionale, qualcosa che le rende felici e pienamente realizzate

(…) un reportage di video, foto e racconti sulle vite di una serie di donne che nel corso della loro esistenza hanno deciso di scegliere di percorrere la strada che più le faceva ardere di passione.

Ho avuto il grande onore di essere una di queste sette donne

Serena e Siliana sono venute qui a casa mia lo scorso Aprile e hanno filmato e fotografato il mio quotidiano

Io e le mie pellicole

Hanno anche registrato la mia storia, aiutandomi a ricostruirla passo dopo passo, dalla formazione, alle scelte, alle rinunce, ai blocchi e infine alla svolta e poi hanno unito la mia voce a quella di altre 6 donne straordinarie, fino alla realizzazione di un film documentario che emoziona dalla sigla fino ai titoli di coda

Quelle come me locandina

Lo scorso 28 luglio il documentario è stato proiettato per la prima volta nella suggestiva cornice della Casa internazionale delle donne a Roma e ho avuto il privilegio di essere presente, insieme alle registe, ad altre due donne come me e ai miei due figli

Questi i fatti

Raccontare invece le emozioni, quello è più difficile

Come prima cosa c’è l’emozione di vedermi su grande schermo. Essendo cresciuta dentro il cinema di famiglia, mi ha fatto un effetto ancora maggiore vedermi per una volta anche sullo schermo, davvero per una volta attrice e interprete di me stessa.

C’è poi l’emozione di sentire la mia storia, raccontata da me stessa, e messa a nudo di fronte a tante persone estranee. Serena e Siliana sono state bravissime a montare le parti dell’intervista con le tante belle immagini filmate in quei giorni di aprile.

Enorme è stata l’emozione di riconoscermi nelle parole delle altre donne, che, pur avendo avuto percorsi diversi, hanno espresso valori e sensazioni che condivido.

C’è una donna che ha lasciato la vita da attrice teatrale per fare la pastora e ora scorrazza il sue gregge di pecore e dal loro latte ricava formaggi

C’è una donna che dopo aver girato il mondo, vive in un faro facendo yoga e bigiotteria con i cristalli

C’è una donna che ha mollato tutto per vivere in barca a vela

C’è una donna che fa la cuciniera utilizzando materie prime del territorio

C’è una donna che ha deciso di vivere la sua religione in modo completo

C’è una donna che si è messa a produrre carta artigianale

E poi ci sono io, che lavoro la pellicola cinematografica a casa

Tutte abbiamo scelto vite più lente, ritmi meno pressanti, tutte abbiamo scelto di non farci risucchiare dall’iper produttività richiesta dalla società nella quale viviamo. Nessuna di noi voleva fare “carriera” in un ufficio. Nessuna di noi voleva che fossero altri a dirci come vivere le nostre vite.

Tutte abbiamo scelto qualcosa che ci fa sentire bene, che ci rende felice.

Tutte abbiamo messo in secondo piano l’aspetto economico. Dobbiamo vivere, questo si, quindi i soldi servono, ma abbiamo tutte deciso che possiamo fare a meno di molte cose, ma non possiamo rinunciare al nostro tempo e alla nostra felicità.

Dopo il Covid moltƏ hanno iniziato a mettere in discussione il proprio stile di vita, sempre frenetico e mai davvero soddisfacente. MoltƏ si sono licenziati, moltƏ ci stanno pensando o stanno cercando una alternativa sostenibile. Si parla di downshifting e di regole imposte che ci stanno sempre più strette.

Questo documentario racconta la storia di 7 donne che hanno attraversato i dubbi e le incertezze e che si sono buttate, per scoprire che un altro modo di vivere esiste e che è enormemente più gratificante. E la cosa bella è che non esiste un solo modo, una sola strada percorribile. Ognuna di noi ha cercato la propria e ha trovato modi diversissimi per essere felice.

 

Tornando alle emozioni provate la sera della prima proiezione, la più grande per me è stata però un’altra: avere i miei figli li con me

Hanno potuto non solo ascoltare il mio percorso con sufficiente distacco (e molta poesia grazie al sapiente montaggio di Serena e Siliana), ma hanno soprattutto potuto ascoltare le storie delle altre donne, tutte straordinarie e poco convenzionali.

Hanno imparato che la strada non è solo una, che la società può anche dirci che le cose si fanno così e basta, ma che tutto dipende da noi e loro saranno sempre liberi di cambiare strada tutte le volte che sentiranno di non essere felici, perchè una strada ci sarà sempre e prima o poi troveranno la propria

 

Si, lo so che adesso volete vederlo anche voi, il film Quelle come me, e volete sapere come fare!

Per il momento Serena e Siliana hanno intenzione di iscrivere il documentario ad altri festival, ma stanno pensando anche di organizzare delle proiezioni nelle nostre sette città/zone.

E poi il progetto potrebbe evolversi anche in un libro fotografico con annesso un codice che vi permetterà di vedere il film a casa

Per qualsiasi novità, di cui anche io vi aggiornerò su Instagram, potete seguire Serena e Siliana.

Intanto vi invito a vedere il trailer, in cui ci sono anche io…

… e fatemi sapere cosa ne pensate, se vi piace e se avete domande

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