Filmalibri

Non vendo il pane

Ho aumentato il prezzo dei quadri

Lo scorso weekend sono stata al Romics e ho portato portare meno quadri di quanti avrei voluto, poiché la fornitura di cornici è arrivata con una settimana di ritardo

I costi di una fiera di settore sono sempre più alti, per questo ho provato ad aumentare il prezzo dei quadri di 10€, pensando che, se non fossi riuscita a venderli, avrei sempre potuto abbassarlo

E invece li ho venduti tutti

Perché il mio prodotto è unico, originale e raro e queste cose hanno un valore

La pellicola non si produce più, a forza di tagliarla terminerà e avere tra le mani un pezzo di vera pellicola che veniva proiettata al cinema 20, 30 o anche 40 anni fa non è come tenere in mano il pupazzetto di plastica di un personaggio di una serie tv

In fiera i miei quadri spiccano, mi sento dire spesso “È lo stand più originale della fiera” o “Finalmente qualcosa di diverso” e facendo un giro mi rendo conto anche io che spesso gli stand si somigliano tra di loro e si vendono nel 90% dei casi prodotti di importazione e di fabbrica

Ho sempre avuto paura ad aumentare i prezzi, perché ho sempre temuto di ridurre il bacino di possibili acquirenti, ma parlando con altri standisti, mi ha colpito la frase detta da uno di loro:

“Noi non vendiamo il pane, non vendiamo beni di prima necessità che devono rimanere accessibili a tutti. Vendiamo qualcosa di cui si può fare a meno e che acquisti solo se vuoi e puoi. E se non puoi spendere 40 euro, probabilmente non potrai spenderne neanche 30”

"Noi non vendiamo il pane, non vendiamo beni di prima necessità che devono rimanere accessibili a tutti. Vendiamo qualcosa di cui si può fare a meno e che acquisti solo se vuoi e puoi. E se non puoi spendere 40 euro, probabilmente non potrai spenderne neanche 30"

Mi sono anche guardata attorno, non solo facendo un giro tra gli stand, ma anche online

Ci sono tantissimi prodotti che costano molto più di un mio quadro, prodotti fatti in serie, quindi replicabili all’infinito, che si vendono come il pane

Prodotti fatti dalle macchine, mentre io per ogni quadro impiego tantissimo tempo nella realizzazione e non potrò mai produrne all’infinito, non solo perché la pellicola terminerà, ma anche perché il mio tempo è limitato

Ci sono stand che riescono a partecipare a tutte le fiere, anche una ogni weekend, perché a loro basta tornare in sede e caricare di nuovo il furgone di oggetti di importazione

Mentre io devo ricominciare tutto da capo, tagliando, selezionando, plastificando, stampando, incollando, montando i Filmalibri uno alla volta

Tutto questo ha un valore ed è giusto che io lo riconosca, prima di tutto con me stessa

Quindi da oggi i quadri costeranno 10€ in più, ma siccome sono una brava persona e capisco che sia un aumento consistente quanto improvviso, voglio darti una ultima possibilità di acquistarli al vecchio prezzo:

Inserendo il codice QUADRO30 avrai uno sconto di 10€ per ogni quadro

Il codice sarà valido fino alle 23.59 di domenica 16 aprile

Una volta qualcuno mi ha scritto che solo io mi giustifico quando aumento i prezzi dei miei prodotti, perchè aumenta tutto nel silenzio generale.

Nessuno si prende mai la briga di spiegarne le ragioni e, soprattutto, i ragionamenti che ci sono dietro, ma io sono fatta così e ho sempre voluto essere limpida con tutti voi

Vorrei fosse chiaro che dietro i Filmalibri c’è una persona vera e forse anche questo è un valore aggiunto

Chi compra i miei prodotti non sta dando soldi ad una multinazionale estera, che spesso sfrutta i lavoratori, ma sta sostenendo Sandra, Emma e Massimo, i miei due meravigliosi figli che avrete sicuramente conosciuto in fiera

Sono loro la mia ragione di vita, vivono con me, studiano tanto e sono ben felici ogni tanto di fare assenza a scuola per venire ad aiutarmi in fiera, dove possono fare una prima esperienza lavorativa che li sta aprendo e maturando moltissimo, ma in un ambiente divertente dove possono incontrare Peter Minus a braccetto con la McGranitt e subito dopo Thanos che passeggia tra i dinosauri e i Peaky Blinders

Amo il mio lavoro, amo la libertà che mi ha concesso, amo le possibilità che sta regalando a me e ai miei figli e anche se è faticoso e viviamo in un paese respingente e in una epoca difficile, sono determinata a portare avanti questo mio sogno, con onestà e semplicità, un giorno alla volta

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